III EDIZIONE

Taormina, 25 – 27 Maggio 1990

III PREMIO EUROPA PER IL TEATRO

La terza edizione del Premio Europa, oltre a premiare Giorgio Strehler per il grande contributo da lui dato al formarsi di un’Europa del teatro e della cultura, inaugura la collaborazione con l’Union des Théâtres de l’ Europe e istituisce il Premio Europa Nuove Realtà Teatrali che viene assegnato ad Anatolij Vassil’ev. Per l’occasione il regista russo dà vita a un laboratorio-spettacolo di rara intensità.
Al convegno dedicato al lavoro teatrale di Giorgio Strehler, fa seguito la lettura, recitata e commentata dallo stesso Strehler e da Giulia Lazzarini, di alcune scene da Elvira e la passione teatrale di Jouvet .
Le attività della terza edizione del Premio Europa per il Teatro sono ampiamente documentate nel volume Giorgio Strehler o la passione teatrale.

Giorgio Strehler

Motivazione

L’opera di Giorgio Strehler, al quale la giuria ha attribuito all’ unanimità il Premio Europa per il Teatro 1990, è una pietra angolare dell’ edificio del teatro europeo così come si è andato configurando nel dopoguerra.
Opera non soltanto di regista, ma di direttore e animatore, attore, scrittore, traduttore, pedagogo, propugnatore di una globale ” idea di teatro ” radicata nel tessuto sociale e politico, che si è riverberata sull’ intera cultura teatrale europea. Diversi aspetti di una personalità che convergono nella unicità di un’ azione costantemente tesa alla costruzione delle strutture di un teatro europeo, inteso come laboratorio comune di iniziative ed esperienze, manifestatasi prima nel Piccolo Teatro di Milano poi nella fondazione nel primo organismo teatrale europeo, quel Théâtre del l’Europe di cui Strehler fu chiamato ad assumere la responsabilità, oggi dilatata a una dimensione ancora più vasta nel quadro delle trasformazioni che hanno investito il nostro committente e di cui la cultura teatrale è stato uno dei propulsori.

Premio Speciale

Nuria Espert

Motivazione

Non accade facilmente che la crescita di un talento artistico straordinario coincida con lo sviluppo di qualità umane equivalenti. Nuria Espert, classe 1935, è il raro caso di un’artista instancabile, sensibile ed empatica che, iniziando ad appena tredici anni il suo lavoro di attrice e via via intessendolo con la vita, le passioni culturali, l’impegno civile e la politica, è divenuta un’icona del Novecento e della contemporaneità. Donna di teatro ancora oggi in piena attività, è in grado di spaziare dai classici (è stata più volte una Medea indimenticabile) a Garcia Lorca, di coinvolgersi con le drammaturgie più contemporanee, il cinema d’autore, la regia teatrale e quella cinematografica, oltre a notevoli incursioni registiche nel mondo dell’opera. Peter Brook l’ha definita “come un bicchiere d’acqua che, in un attimo, può congelarsi e bollire”; da parte sua Terenci Moix sostiene che sia fatta di “aria e fuoco”. Non è un caso che l’indimenticabile José Monleón, che la stimava moltissimo e a suo tempo l’aveva messa in contatto con Jerzy Grotowski, iniziandola al suo teatro, ne avesse in più modi proposto il nome nell’ambiente teatrale europeo.
Nuria Espert non è soltanto un mutevole animale da palcoscenico difficile da ingabbiare: è in toto uno spirito libero, creativo, versatile, imprevedibile, appassionato e leggero. Alle svariate onorificenze ricevute nel corso della sua lunga carriera, si aggiunge quest’anno il Premio Speciale che le viene assegnato con il preciso intento di ribadirne il genio, la duttilità e l’impegno civile, trasfusi in un’arte che rappresenta pienamente l’ideale di un’Europa unita, aperta, democratica e culturalmente attiva.

I Premio Europa Realtà Teatrali

Anatolij VASSIL’EV

Motivazione

per il lavoro compiuto assieme alla scuola d’Arte Drammatica di Mosca

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