II Edizione

Taormina, 5 – 7 Maggio 1989

II PREMIO EUROPA PER IL TEATRO

La seconda edizione del Premio Europa per il Teatro ha un’importanza particolare, non soltanto perché premia e ospita uno dei più grandi maestri della scena contemporanea, ma anche perché, con l’assegnazione del premio a Peter Brook, si inaugura una prassi che diverrà una delle caratteristiche peculiari e più apprezzate del Premio Europa: il lavoro di riflessione e di studio intorno a chi riceve il premio si esprime, quell’anno, in tre indimenticabili giornate di incontri, articolate in un memorabile dialogo aperto tra Peter Brook e Grotowski, in un corposo contributo di relazioni e testimonianze, in proiezioni di audiovisivi e in dimostrazioni aperte al pubblico che vedono impegnati, insieme al maestro, alcuni dei suoi attori preferiti .
La documentazione di quelle giornate si trova oggi raccolta nel libro Gli anni di Peter Brook.
A partire da quest’edizione il Premio Europa assume il patrocinio del Consiglio d’Europa e dell’ Unesco. Inizia, inoltre, la collaborazione con l’Associazione Internazionale dei Critici di Teatro.

Peter Brook

Motivazione

“Nel teatro mondiale della seconda metà del nostro secolo, il lungo lavoro teorico e pratico di Peter Brook ha alcuni meriti inconfondibili e pressocché unici. Il primo è di avere sempre perseguito un’autentica ricerca, fuori della sterile ‘routine’ di quello che egli stesso ha definito il teatro ‘mortale’. Il secondo quello di aver saputo toccare con la medesima originalità di espressione, diversi linguaggi dello spettacolo moderno, nello stesso modo in cui ha saputo unificare la diversità delle lingue. Il terzo di avere riscoperto e restituito a una smagliante vitalità alcuni grandi patrimoni culturali e teatrali da noi lontani nel tempo e nello spazio.
Ma il più alto e costante merito di Peter Brook è senza dubbio quello di non aver mai disgiunto il rigore e l’acume della ricerca dalla necessità che i risultati di essa avessero come destinatario e interlocutore il pubblico degli spettatori, chiamato anch’esso al rinnovamento delle sue abitudini”.

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